SUONALA ANCORA, BOMBE

Memorie di un'elefantessa a Milano


di Marta Nijhuis
con Mario Cei
regia di Paolo Bignamini
video-installazione di Ahura-Mazdā (Anna Caterina Dalmasso e Marta Nijhuis)
aiuto regia Francesca Barattini
musiche originali di Le Jacobin (Jacopo Bodini)
organizzazione Carlo Grassi
ScenAperta Altomilanese Teatri

Suonala ancora, Bombe è la storia di Bombay, detta Bombe, un’elefantessa indiana giunta in Italia nel 1939 per diventare la milanese più amata da tre generazioni di bambini che l’hanno conosciuta nei pomeriggi trascorsi allo zoo dei Giardini pubblici di Milano. È la storia di un cacciatore bianco che avrebbe dovuto essere un aviatore, dei suoi lunghi viaggi avventurosi, dei suoi commerci straordinari, della sua strana amicizia con un pachiderma venuto da lontano, che suonava l’organetto e scrutava con grandi occhiali senza lenti le pieghe nascoste dell’animo umano. È, infine, la storia di una Milano vivace e aperta a una dimensione internazionale, del suo calvario negli anni sanguinosi del Secondo Conflitto, del suo dolore, della sua rinascita.

Suonala ancora, Bombe [Play It Again, Bombe] is the story of an Indian elephant who arrived in Italy in 1939 to become the most loved Milanese of three generations of children who have known her during their afternoons at the Public Zoo that used to be one of the city’s attractions. It is the story of a white hunter who was meant to be an aviator, of his adventurous voyages, of his extraordinary trades, of his strange friendship with a pachyderm coming from a distant land, who used to play the organ and observed from behind her large metal wire glasses the secret folds of the human soul. It is the story of a lively Milan, open to an international dimension, of its sufferings during the bloody years of the war, of its grief, and its rebirth.


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